L’esame computerizzato del campo visivo è un esame diagnostico che fornisce un’analisi dello spazio visivo percepito dai nostri occhi mediante l’ausilio di un dispositivo chiamato Perimetro o Campimetro (Figura 1).
Nello specifico, esso consente lo studio della sensibilità luminosa retinica e dell’integrità delle vie ottiche ed è in grado di evidenziare la presenza di un danno funzionale anche di lieve entità.
È un esame non invasivo e non doloroso, di durata variabile dai 10 ai 20 minuti; viene di norma eseguito al buio, valutando un occhio per volta.
L’esame consiste nella presentazione intermittente di stimoli luminosi, d’intensità differente, proiettati all’interno della cupola presente nel Perimetro, secondo un ordine casuale.
Il paziente, una volta sistemato con mento e fronte sullo specifico supporto del Perimetro, viene fornito di un pulsante da azionare ogni qualvolta vedrà apparire gli stimoli luminosi sopracitati.
I risultati ottenuti sono elaborati e rappresentati sotto forma di valori numerici, d’indici e di mappa in scala di grigi o colore (Figura 2).
È indispensabile una collaborazione attenta da parte del paziente al fine di ottenere un esame attendibile.
Lo studio del campo visivo è indicato, principalmente, per le patologie oculari e/o neurologiche che causano un danno a carico delle vie ottiche (es. adenoma ipofisario, ictus cerebrali, neuropatie ottiche retro-bulbari, neuropatie ottiche ischemiche, ecc.).
Di queste patologie, il glaucoma rappresenta l’indicazione più frequente nella pratica clinica.
La perimetria computerizzata, infatti, è l’esame diagnostico di riferimento per la diagnosi e il monitoraggio della patologia glaucomatosa poiché capace di individuare e caratterizzare anche quelle alterazioni iniziali che il paziente stesso non riesce a percepire.
In particolare, i primi difetti del campo visivo in un paziente glaucomatoso sono rappresentati dalla comparsa di punti di depressione della sensibilità nell’area paracentrale e/o dalla presenza di un’asimmetria della sensibilità fra gli emi-campi nasali, superiore ed inferiore (cosiddetto “salto nasale”), e/o dall’allargamento della macchia cieca (meno specifico).
Nelle fasi intermedio-avanzate del glaucoma, i difetti diventano sempre più marcati ed estesi sino a restringere notevolmente il campo visivo con residua visione tubulare (scotoma anulare) (Figura 3). Lo stadio terminale del glaucoma, purtroppo, è rappresentato dalla cecità sensoriale.
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