Le Sindromi Irido-Corneali (o ICE, acronimo inglese per Iridocorneal Endothelial Syndrome) sono un gruppo di patologie oculari il cui comune denominatore è la proliferazione anomala delle cellule più interne della cornea (cellule endoteliali) che causa il ricoprimento dell’angolo camerulare e della superficie anteriore dell’iride.
In genere, tali patologie coinvolgono un solo occhio, hanno carattere progressivo ed interessano più frequentemente i soggetti giovani; la causa della patologia non è nota e non hanno carattere ereditario.
Da un punto di vista clinico mostrano tre caratteristiche variabilmente associate tra loro e di gravità differente:
La terapia è mirata al trattamento del glaucoma attraverso la riduzione della pressione intraoculare mediante terapia medica o, in caso di fallimento di quest’ultima, con terapia chirurgica. L’edema corneale, qualora diffuso e significativo, può essere risolto con un trapianto di cornea parziale di tipo lamellare (cheratoplastica lamellare posteriore o DSAEK), che prevede la sostituzione dello strato endoteliale; tale procedura assicura un recupero funzionale molto più rapido rispetto ad una cheratoplastica perforante convenzionale e rischi intra- e post-operatori sono decisamente ridotti.
In ultimo, le anomalie severe dell’iride possono essere gestite attraverso l’impiego di protesi iridee al fine di ridurre l’intensa fotofobia associata alla presenza di aree atrofiche.
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